E' perfettamente funzionante quando viene inserito nel Saccharomices Cerevisiae, che altro non è se non il lievito di birra, il cromosoma artificiale creato dalla collaborazione dell'università di New York con la Johns Hopkins.
Si tratta di un grande passo avanti per la creazione di qualsiasi tipo di cellula artificiale visto che questa volta non è il materiale genetico di un virus o di un batterio ad essere stato riprodotto e inserito, ma di un eucariota in cui il nucleo cellulare è ben separato e protetto da una membrana.
Il vero passo avanti in questo esperimento è stato infatti riuscire ad inserire il cromosoma sintetico nella cellula e dimostrare che questa si comporta esattamente come tutte le altre, ma, e il ma è importante, con questa tecnica è possibile far acquisire delle capacità nuove al Saccharomices, gli autori pensano infatti a crearne di capaci di sintetizzare farmaci rari oppure vaccini, ma si può pensare anche a biocarburanti più efficienti o a materie prime alimentari.
Il cromosoma sintetizzato si chiama SynIII e infatti è il terzo cromosoma dei sedici che compongono il patrimonio genetico del Saccharomices ed è stato scelto perché è il più piccolo, ma ritenuto cruciale per molte funzioni, la cosa interessante è che i ricercatori nella sintesi hanno eliminato tutto il cosiddetto DNA spazzatura, porzioni di DNA che non ritenevano importanti per la crescita e la riproduzione e anche parte dei cosiddetti geni canguro, ossia che saltano e creano mutazioni, alla fine delle 316.667 coppie di basi del cromosoma modello ne sono state riprodotte solamente 273.871.
Il prossimo passo sarà quello di rendere più veloce e più economica la creazione di cromosomi sempre più grandi.
Nessun commento:
Posta un commento