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martedì 4 febbraio 2014

Lingua artificiale per testare la birra

Una lingua elettronica per distinguere la qualità della birra, è in grado di riconoscere una scura da una doppio malto o da una birra a basso contenuto alcolico, la percentuale di successo è dell'81,9%.
Si tratta di un software collegato a 21 sensori, alcuni deputati al rilevamento di specifici anioni (nitrati, cloruri) altri a quello di particolari cationi (di ammonio o di sodio) altri ancora più generici.
Alla fine il software riconosce solamente le birre che gli sono state insegnate e  non si lascia confondere da strani cocktail neanche se a base di birra è anche in grado di ordinare le diverse birre in base alla loro gradazione alcolica.
Questa bizzarra idea è stata seguita e realizzata da un gruppo di ricercatori dell'università di Barcellona guidati dal professor Manel Del Valle, in prospettiva si pensa di poter sviluppare sensori capaci di riconoscere moltissimi gusti diversi in modo da poter essere impiegati nel controllo qualità dell'industria alimentare.

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