E' il frutto di una ricerca finanziata dalla regione Toscana ed effettuata delle università di Pisa e Firenze in collaborazione con il CNR, si chiama Glucopen ed è in grado di misurare la glicemia senza entrare in diretto contatto con il sangue.
Immaginiamo che grande rivoluzione possa portare nella vita di ogni diabetico insulino dipendente che fino ad oggi ha avuto bisogno di bucarsi i polpastrelli anche più volte al giorno.
La Glucopen funziona con delle microcannule ispirate al pungiglione, o meglio alla proboscide, delle zanzare, interamente costituite di ossido di silicio e da 10 a 100 volte più sottili di un capello, che in maniera impercettibile penetrano negli interstizi cellulari, ossia i piccoli spazi tra una cellula e l'altra e da qui prelevano una minima quantità di liquido, all'interno della penna poi un biosensore sviluppato all'università di Firenze misura in pochi secondi la quantità di glucosio.
La Glucopen è stata presentata al workshop di nanotecnologie e medicina lo scorso 17 Ottobre, speriamo di vederla presto in commercio.
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