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giovedì 31 ottobre 2013

Perché le piante vivono più degli animali?

Che cos'è che rente le piante, così tanto più longeve degli animali?
Questo si sono chiesti alcuni ricercatori dell'università di Ghent e pare che abbiano trovato una risposta.
Il segreto starebbe nelle cellule staminali, le cellule staminali servono a ricreare e sostituire le cellule danneggiate, ma nel tempo riproducendosi spesso sono soggette a frequenti errori nel DNA, piccoli insignificanti errori che però a lungo andare si sommano e causano l'invecchiamento.
Nelle radici delle piante invece a fianco alle normali cellule staminali (meristematiche si chiamano le staminali del mondo vegetale) ci sono delle altre cellule che hanno un ritmo di riproduzione più lento, si riproducono dalle 3 alle 10 volte in meno delle altre, ma nel momento in cui le cellule più attive risultino invecchiate, per i troppi errori, una proteina, il fattore di trascrizione Erf115 si attiva stimolando la produzione di un ormone che fa partire a piena attività le cellule "quiescenti".
Secondo i ricercatori in questo modo le piante rispondono allo stress e mantengono un serbatoio di staminali giovani capaci di garantirgli una maggiore longevità.
Ecco perché mentre gli animali più longevi sono la balena artica, che può arrivare fino a 200 anni, la tartaruga gigante che supera di gran lunga i 100, la più vecchia è morta a circa 250 anni, un tipo di carpa, la carpa Koi, ancora intorno ai 200 anni... ci sono piante che possono vivere addirittura millenni.

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