Frutto della ricerca e del lavoro di scienziati e ricercatori dell'università di Zurigo in collaborazione con altre aziende ed atenei, "Bionic Man" è stato costruito con protesi e organi artificiali creati in tutto il mondo ed è stato progettato per consentire alle diverse parti di funzionare senza essere collegate ad un corpo, cioè anche se possiede le mani, non c'è un sistema nervoso a cui queste sono collegate, per farle muovere e come queste anche il resto, c'è bisogno di un controllo remoto tramite computer o smartphone.
L'obiettivo di questa ricerca è dimostrare come si sta sempre più avvicinando il momento in cui saremo in grado di sostituire tante parti del corpo umano con circuiti, plastica e metallo.
Anche se per ora non si possono far funzionare realmente tutti questi organi insieme in un unico corpo umano, lo scenario comincia ad essere realistico tanto da iniziare a sollevare tematiche etiche, quanto di un corpo umano può essere sostituito per poter essere ancora considerato un uomo?
Le mani utilizzate si chiamano I-limb e sono nate dalla necessità dello scienziato David Gow, che voleva creare delle mani più piccole per i bambini. La sua idea? Mettere dei piccoli motori nelle dita piuttosto che un grande motore centrale, e questo ha portato sì ad una riduzione della grandezza, ma anche alla possibilità di effettuare movimenti più fini.
Per le gambe il discorso si complica perché è davvero difficile creare degli arti che si muovano in modo simile a quello umano nella corsa e nella camminata.
Il 20 Ottobre "Bionic man" passeggerà per le strade di Washington fuori dal national Air and Space Museum e su Smithsonian Channel verrà trasmesso un documentario su di lui, guardate la presentazione.
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