Il sonno e la sua utilità hanno da sempre incuriosito gli scienziati, la domanda chiave è " come mai gli animali dormono anche se questo li rende vulnerabili alla predazione?"
Nel sonno deve avvenire qualcosa di davvero importante per spiegare il perché l'evoluzione non sia riuscita ad eliminarne la necessità.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science, sembra che durante il sonno le cellule gliali si "strizzino" creando così degli interspazi maggiori che potrebbero favorire l'eliminazione delle tossine e di tutte le scorie.
Il cervello ha a disposizione un quantitativo limitato di energie e se le usa per l'elaborazione non può utilizzarle per svolgere i "lavori domestici", è come se qualcuno volesse fare le pulizie mentre è in corso una festa, bisogna per forza farle dopo.
L'osservazione si basa sulla scoperta dello scorso anno che nel cervello esiste un vero e proprio sistema idraulico...di scarico, gli scienziati hanno visto poi che questo sistema è 10 volte più attivo quando i topi dormono rispetto a quando sono svegli.
Per ora lo studio è stato effettuato solamente sui topi, ma non dovrebbe essere difficile ripeterlo sugli esseri umani utilizzando la risonanza magnetica.
La novità sta nell'importanza degli spazi interstiziali, ma probabilmente si tratta soltanto di un altro pezzo del puzzle che conferma l'importanza del sonno nel mantenere il buon funzionamento delle funzioni cerebrali.
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