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mercoledì 14 agosto 2013

Un gel che si autoripara

Si tratta di un idrogel capace di ripararsi da solo e di formare legami resistenti e duraturi.
Un team di ricercatori della University of California di San Diego ha messo a punto un gel provvisto di catene laterali pendenti e flessibili, queste catene, come le dita delle mani, sono capaci di intrecciarsi saldamente o lasciarsi, conferendo a questo nuovo materiale delle incredibili proprietà.
Lo studio è stato pubblicato su PNAS ( Proceedings of the National Accademy of Science) e mette in evidenza come l'autoriparazione di questo gel sia veloce, efficace e reversibile.
L'ambiente acido fa sì che due pezzi di idrogel affiancati si uniscano istantaneamente, è quindi la regolazione del PH la chiave per gestire questo materiale.
Gli autori hanno evidenziato come la lunghezza delle catene laterali sia fondamentale per l'efficacia dei legami, una lunghezza ottimale garantisce legami ottimali.
Anche la resistenza a numerosi legami creati e sciolti è stata testata e ad oggi le possibilità per possibili campi di utilizzo sono davvero tante, a partire da quelle farmacologiche, per esempio nelle suture in particolar modo gastriche data l'attivazione del gel in ambiente acido, fino ad arrivare a quelle industriali, per esempio nella riparazione di containers contenenti sostanze acide, ma ancora si potrebbe pensare a plastiche autoriparanti che permetterebbero di aumentare le possibilità di riciclo o lenti a contatto ultraresistenti.
L'obiettivo dei ricercatori adesso è quello di creare diversi tipi di gel capaci di ripararsi a diversi PH per aumentare i possibili campi d'azione.

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