Una volta subentrata la morte che cosa succede nel cervello?
Uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science ci dimostra che il cervello nei 30 secondi successivi all'arresto cardiaco è in grande attività, caratteristica questa che si associa di solito ad un cervello sovreccitato e alla percezione cosciente.
L'esperimento è stato compiuto sui topi a cui è stato causato un arresto cardiaco durante l'elettroencefalogramma e si è visto che non solo, come si poteva prevedere, si registrava un'attività cerebrale nei secondi successivi, ma essa era molto vivace, paragonabile a quella che si ha nella veglia.
Questo ci dice che l'assenza di ossigeno e di zucchero stimola una forte attività cerebrale organizzata, forse questa potrebbe essere una spiegazione per tutte le numerose esperienze di premorte che chi è scampato all'aldilà racconta?
Potrebbe spiegare la visione di una forte luce bianca? Forse, ma potrebbe spiegare come può una persona data per morta, sapere al suo risveglio che un amico è deceduto a chilometri di distanza? E senza che i suoi familiari ne fossero a conoscenza? O sapere cosa si trovava al di là del paravento della sala operatoria in cui è stato soccorso?
Il nostro cervello ci tiene ancora segrete tante cose.
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