Così sembrerebbe, marziani naturalizzati terrestri.
Secondo le più recenti teorie presentate alla Goldschmidt 2013, (conferenza mondiale di geochimica), sulla nascita della vita le probabilità che questa si sia formata su Marte per poi giungere sulla terra grazie ad uno o più meteoriti è molto maggiore di quella di una formazione terrestre.
Le basi della vita infatti necessitano di componenti fondamentali come il molibdeno e il boro che evitano che le sostanze organiche si trasformino in un materiale simile al catrame per via dell'azione della luce e del calore e questi materiali sulla terra, adesso come prima, non sono così abbondanti, mentre su Marte la loro concentrazione è decisamente più alta. Inoltre il molibdeno per favorire la formazione
di questi mattoncini fondamentali deve essere in forma ossidata, e all'epoca sulla terra di ossigeno ce n'era davvero poco.
Un'altra novità importante è che forse l'acqua non era proprio il posto migliore per far nascere la vita, secondo il professor Steven Benner, del Westheimer Institute for Science and Technology, l'acqua è corrosiva per l'RNA che è la prima molecola genetica apparsa sulla Terra, e anche se Marte poteva avere acqua liquida, sicuramente esisteva in minor misura rispetto al nostro pianeta.
Certamente quelle minuscole particelle organiche che dopo un incredibile viaggio spaziale sono giunte fino a qui sono state anche fortunate, perché per lo sviluppo della vita invece la Terra era decisamente più favorevole.
Ovviamente stiamo parlando di teorie, nuove teorie che già suscitano le prime critiche, secondo l'esperto del settore il Dott. John Robert Brucato dell'osservatorio di Arcetri dell'istituto nazionale di astrofisica e segretario della società internazionale per lo studio dell'origine della vita, per prima cosa dire che la vita è iniziata su Marte sposta solo geograficamente il problema senza risolverlo.
La divergenza poi c'è anche sulle molecole fondamentali per la formazione della vita, secondo Brucato infatti ci sono altre molecole più abbondanti che possono svolgere lo stesso ruolo del molibdeno, insomma la vita potrebbe essere anche arrivata da Marte, ma sulla terra le condizioni per cui si creasse c'erano.
Anche il prof. Raffaele Saladino dell'università della Tuscia (Viterbo) è in contrasto con le teorie di Benner, e dice che l'acqua si trova in ogni cellula vivente quindi è alquanto azzardoso sostenere che possa essere di ostacolo alla vita, pur essendo vero che l'acqua rende instabili le molecole di DNA e RNA, forse la prima forma di vita si è creata in un a pozzanghera o un piccolo stagno e non in un oceano.
Già Charles Darwin ipotizzava che la vita fosse nata in qualche "piccolo stagno caldo, in presenza di ogni sorta di ammoniaca e sali fosforici..." piuttosto che in un grande oceano freddo e salato.
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