E' questo il risultato di uno studio effettuato in collaborazione tra le due più prestigiose università degli stati uniti Harvard e Princeton e l'università inglese Warwick University e pubblicato su Science.
Lo studio che ha compreso più di 800 partecipanti ed è stato effettuato in due fasi ha evidenziato come difficoltà finanziarie possano abbassare il QI anche di 13 punti.
Uno degli autori dello studio, Sendhil Mullainathan della Harvard University, ha paragonato il cervello di chi ha problemi economici ad un potente computer che però va lento, o meglio appare lento perchè in realtà sta facendo moltissimi altri calcoli in background.
La prima parte dello studio è stata effettuata negli USA, i 400 volontari sono stati reclutati in un centro commerciale del New Jersey e sono stati divisi in ricchi (guadagnano circa 50mila dollari l'anno) e poveri (circa di 15.000), tutti i partecipanti hanno fatto un test sul QI, ma prima di iniziare ad una metà del primo e del secondo gruppo è stata fatta una domanda mirata a ricordare i loro problemi finanziari "Cosa faresti se si rompesse l'auto e ripararla costasse 1100 dollari?"
Nel gruppo dei poveri a cui era stata fatta questa domanda si è riscontrato un QI fino a 13 punti inferiore rispetto a chi non aveva ricevuto la domanda e i poveri che non avevano ricevuto la domanda avevano avuto prestazioni simili a quelle dei ricchi.
La seconda fase dello studio è stata fatta in India, scenario completamente diverso in cui i contadini vengono pagati una sola volta l'anno alla fine del raccolto quindi semplificando possiamo dire che l'ultimo mese prima della fine del lavoro sono poveri mentre il mese successivo al raccolto sono ricchi.
I test per il QI sono stati ripetuti prima e dopo il ricevimento della paga e si è evidenziata una differenza anche di 10 punti nella valutazione.
La conclusione a cui sono giunti i ricercatori è che deficit di soldi, di tempo, di legami sociali ma anche di calorie riducono la larghezza della "banda mentale".
In questo periodo di crisi finanziaria gli scienziati stanno cercando di valutare l'impatto che questi problemi hanno sulla vita quotidiana e in particolare sulle capacità lavorative.
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