La limitazione di protesi, pacemaker, somministratori di insulina, impianti cocleari ecc è stata fino ad oggi quella delle batterie che vanno periodicamente sostituite, che enorme vantaggio sarebbe poter produrre l'energia in loco e superare questo impasse.
Un gruppo di ricercatori dell'università Joseph Fourier di Grenoble ha creato una batteria che utilizza il glucosio del sangue per produrre energia.
Grazie a speciali enzimi si riesce a produrre energia dalla reazione dello zucchero con l'ossigeno, entrambi presenti nel nostro sangue, per ora la sperimentazione è avvenuta solamente nei topi, ma già si sta passando ai maiali, e da qui all'uomo il passo potrebbe essere breve e i risultati sono per ora molto incoraggianti.
L'idea di una bio-batteria non è nuova, la prima volta in cui si pensò di estrarre energia dal glucosio del sangue fu nel 2003, e venne da un gruppo di ricerca giapponese, già all'ora si parlava di poter usare questa tecnologia per alimentare un cuore artificiale. L'idea di estrarre energia da fluidi corporei non è poi stata più abbandonata e vari gruppi di studio hanno pensato a diverse soluzioni.
Alcuni scienziati di Singapore annunciarono di poter ricavare energia dall'urina e così via, a quanto pare per una bio batteria efficace c'è ancora da aspettare, ma gli scienziati vedono grandi possibilità per un futuro in cui almeno in campo medico, le batterie saranno, eco-friendly, piccole, flessibili e a lunga durata.
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