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venerdì 26 luglio 2013

Il prossimo passo: droni in agricoltura


I droni continuano il loro cauto approccio nei vari aspetti della nostra vita mentre si discute delle devastazioni in campo militare per mezzo di essi o della discutibile sorveglianza adottata in America o in Francia con l'uso di tali mezzi. Essi hanno sicuramente preso piede come mezzi di divertimento, ma sta venendo fuori un'altro aspetto. I droni saranno utili nelle piccole e nelle grandi aziende agricole: nelle prime per adottare strategie più precise nelle coltivazioni, nelle seconde per mappare e monitorare coltivazioni sconfinate e migliorare i raccolti. Già adesso grandi aziende devono avvalessi di aerei che scattano foto ad infrarossi o devono raccogliere immagini satellitari per capire il comportamento delle loro coltivazioni, nonché avvalersi di trattori iper tecnologici con telecamere a spettro che possono monitorare mentre fanno il loro lavoro. I droni però, possono fare di più, possono scattare foto con precisione. Essi si avvalgono di un GPS molto sensibile e sono molto stabili.  Il cropcam è un mezzo che monta una fotocamera Pentax, è manovrabile da terra o programmabile su un percorso e raccoglie immagini per l'agricoltura.  Un'altro mezzo interessante è l'Airrobot's ARB-100B utilizzato per il monitoraggio agricolo in Francia.  Ancora più diffusi della controparte americana sono gli Yamaha RMAX oltre 2400 esemplari sono in funzione in Giappone, Korea e Australia. Gli RMAX sono dei top gamma e costano €95000, ma sono capaci di far molto di più che sorvegliare le piantagioni e i raccolti. Essi infatti hanno incorporato un diffusore capace di spargere grani, seminare cereali o diffondere fertilizzante e hanno dei sensori capaci di avvertire l'agricoltore quando la velocità del vento è troppo elevata per avere una corretta dispersione. Le stime economiche sono di enorme crescita per questi nuovi veicoli aerei. Si ipotizza un' esplosione di massa nel loro utilizzo, a breve e si prevede che il 90% del loro utilizzo sarà nel campo agricolo e della sicurezza. Molte città americane, per la precisione 81, hanno già legiferato nel 2012 per l'utilizzo di tali mezzi. Inoltre si prevede che questo nuovo mercato genererà 62 miliardi di Euro di fatturato economico e tra il 2015 e il 2025 e anche 100000 nuovi posti di lavoro. È chiaro che i droni stanno entrando sempre di più nelle nostre vite in molteplici aspetti ed è evidente che il loro impatto nell'automazione dell'agricoltura potrebbe essere molto importante, poiché le coltivazioni da sempre sono la prima fonte di benessere e salute dei popoli.

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