Ricercatori del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST) hanno sviluppato dei sensori altamente sensibili all'alito, fatti di ossido di stagno (SnO2), assemblati partendo da sottilissimi nanotubi ripiegati di SnO2. Questi sensori per i gas chimicamente resistivi, basati su nano fibre dell' ossido di un metallo, permetteranno in un prossimo futuro di fare dei test sull'alito in tempo reale implementandoli negli smartphone e nei tablet.
Le fibre di SnO2 vengono create partendo da polimeri immersi in materiali che poi vengono dissolti in un processo di elettro filatura con un alimentazione variabile, alla quali viene applicato un processo di riscaldamento. Le nano fibre hanno l'aspetto di un cilindro aperto dove al suo interno sottilissimi strati di SnO2 vengono arrotolati e disposti. Così facendo, con il metodo sopra descritto, si formano dei micropori allungati che vanno dai 10 ai 500 nanometri. Le fibre sono inoltre ricoperte di platino che funge da catalizzatore. I ricercatori dicono che così facendo tutto il sensore sembra più reattivo di almeno 5 volte. Essi analizzano specifici composti organici volatili prodotti nel corpo umano, per segnalare l'insorgere di una data malattia. Specifici marcatori biologici segnalano l'insorgere di una di esse: l'acetone per il diabete, il toluene per il tumore ai polmoni e l'ammoniaca per l'insufficienza renale. Lo sviluppo ti tecniche diagnostiche con il respiro vengono sviluppate da molto tempo. Tali tecniche entusiasmano molto perché sono poco invasive, veloci, economiche, ecologiche e ci espongono a pochi rischi biologici. Da tempo si analizzano composti organici volatili con la gas cromatografia e lo spettrometro di massa ma sono apparecchiature costose e difficili da miniaturizzare e incorporare in dispositivi mobili e personali, oltre che difficili da utilizzare.
I ricercatori dicono che questi nuovi sensori hanno una precisione nel rilevare le sostanze di 100 parti per miliardo. I livelli di acetone nei diabetici è circa 1,8 parti per milione, un quantitativo 5-6 volte più alto di una persona sana. Perciò una rilevazione molto accurata dei valori di acetone che risponde a meno di una parte per milione nel respiro umano è molto importante per una diagnosi precisa.
Tracce di presenza di toluene nel respiro pari a 30 parti per miliardo sono indice di un tumore ai polmoni e sono perfettamente diagnosticabili da questi nuovi sensori. I ricercatori stanno conducendo numerosi test clinici con diversi gruppi di pazienti utilizzando diversi tipi di ossidi di metalli e catalizzatori. Hanno già portato a termine un importante studio sul diabete e contano nei prossimi mesi di seguire numerosi test ospedalieri su altre malattie. Il team di ricerca è convinto che questa nuova tecnologia permetterà di essere implementata in smartphone, tablet ed altri dispositivi portatili. Permetterà inoltre di modificare e migliorare la diagnostica clinica ospedaliera in tempo reale. Potrà essere implementata anche negli ambienti di lavoro industriali per monitorare la presenza di sostanze nocive..
Sono sicuramente sviluppi tecnologici della medicina a dir poco entusiasmanti ma essi stridono fortemente con le attuali politiche attendiste della sanità pubblica. Oltre che attendiste esse sono attualmente mirate ad obbiettivi a brevissimo termine. L'unico obiettivo sembra essere una ragioneria economica del momento dove far quadrare i conti senza investire in un futuro che invece potrebbe portare a una salute migliore per tutti e più sostenibile economicamente. Con l'avanzata della tecnologia e di una migliore qualità di vita andremo incontro ad una popolazione più longeva ma anche più soggetta a patologie senili. Depotenziare le infrastrutture per battere cassa e non investire in prevenzione significherà trovarsi impreparati tra 15-20 anni quando ci saranno più malati cronici e mancherà la recettività sanitaria. Dato che la tecnologia sta diventando capillare e a basso costo bisogna potenziare la prevenzione ospedaliera , dal medico, in farmacia ma anche attraverso screening domestici e in telemedicina. Una buona prevenzione oggi è un forte investimento economico per il sistema sanitario domani e una qualità di vita nettamente migliore per gli anziani futuri.
Tracce di presenza di toluene nel respiro pari a 30 parti per miliardo sono indice di un tumore ai polmoni e sono perfettamente diagnosticabili da questi nuovi sensori. I ricercatori stanno conducendo numerosi test clinici con diversi gruppi di pazienti utilizzando diversi tipi di ossidi di metalli e catalizzatori. Hanno già portato a termine un importante studio sul diabete e contano nei prossimi mesi di seguire numerosi test ospedalieri su altre malattie. Il team di ricerca è convinto che questa nuova tecnologia permetterà di essere implementata in smartphone, tablet ed altri dispositivi portatili. Permetterà inoltre di modificare e migliorare la diagnostica clinica ospedaliera in tempo reale. Potrà essere implementata anche negli ambienti di lavoro industriali per monitorare la presenza di sostanze nocive..
Sono sicuramente sviluppi tecnologici della medicina a dir poco entusiasmanti ma essi stridono fortemente con le attuali politiche attendiste della sanità pubblica. Oltre che attendiste esse sono attualmente mirate ad obbiettivi a brevissimo termine. L'unico obiettivo sembra essere una ragioneria economica del momento dove far quadrare i conti senza investire in un futuro che invece potrebbe portare a una salute migliore per tutti e più sostenibile economicamente. Con l'avanzata della tecnologia e di una migliore qualità di vita andremo incontro ad una popolazione più longeva ma anche più soggetta a patologie senili. Depotenziare le infrastrutture per battere cassa e non investire in prevenzione significherà trovarsi impreparati tra 15-20 anni quando ci saranno più malati cronici e mancherà la recettività sanitaria. Dato che la tecnologia sta diventando capillare e a basso costo bisogna potenziare la prevenzione ospedaliera , dal medico, in farmacia ma anche attraverso screening domestici e in telemedicina. Una buona prevenzione oggi è un forte investimento economico per il sistema sanitario domani e una qualità di vita nettamente migliore per gli anziani futuri.
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