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sabato 15 giugno 2013

Stampanti 3D che leggono il pensiero

Le stampanti 3D sono al momento una delle rivoluzioni tecnologiche di cui più si parla e su cui più si fantastica, abbiamo detto che si sta cercando di far stampare addirittura il cibo, e, perchè no, magari anche organi nuovi per dei trapianti?
Mentre tutti sono impegnati a pensare cosa stampare e quali materiali usare alla Santiago MakerSpace, in Cile si pensa a come fare.
"Qual è  l'eccezionalità di queste stampanti se mio figlio non può stampare il gioco che vuole?"
Ciò che infatti resta ancora ostico dopo anni di studi e di evoluzioni sono i programmi per immettere dati sull'oggetto da stampare, non è facile crearne uno e allora a Santiago hanno pensato perché non stampare direttamente prendendo i dati dal nostro cervello?
Prossimamente la MakerSpace inizierà un tour nelle scuole, ai bambini verranno applicate delle cuffiette da elettroencefalogramma e mostrate diverse sagome, verranno registrate le onde cerebrali causate dalla visione delle varie forme e saranno selezionate quelle che piaceranno alla maggioranza, mano a mano diverse forme saranno unite insieme per formare un mostro, un giocattolo creato dal pensiero dei bambini di quella scuola.
Anche nella Cornell University di Ithaca, nello stato di New York si sta lavorando ad un progetto simile, si mostrano circa 15 forme tridimensionali, scegliendone due il computer le unirà insieme per formare svariate combinazioni diverse, a quel punto si sceglierà la combinazione che più ci sarà utile per creare l'oggetto che abbiamo in mente, mano a mano uniremo altre forme aiutati dal computer che ci mostrerà quelle che più si adattano all'oggetto che vogliamo realizzare.
Anche ad Ithaca si è tentato di effettuare le selezioni attraverso cuffie da elettroencefalogramma, ma non si è riusciti a selezionare nessuna onda cerebrale che fosse realmente legata alle scelte fatte.
Probabilmente il problema è dovuto all'uso di elettroencefalogrammi economici, che non riescono a catturare segnali come dovrebbero.
Ora si sta sperimentando un'altra possibilità ossia quella di seguire il movimento oculare, verrà selezionata la forma che viene guardata più a lungo, il problema è che non si può sapere se questa forma viene guardata più a lungo perché si preferisce alle altre o semplicemente perché è...strana.
Insomma almeno per il momento non stiamo parlando della possibilità di chiudere gli occhi, pensare a qualsiasi cosa ed averla realizzata davanti a noi, ma secondo il professor Gallant dell'università Di Berkley in California, potremmo non esserne tanto lontani.
Infatti sia in California che in Giappone si stanno sperimentando tecniche di lettura della risonanza magnetica che possano portare alla lettura di ciò che il cervello vede o addirittura sogna.
L'obiettivo a cui si mira è il poter pensare semplicemente l'oggetto finito ed averlo stampato, senza doverlo costruire con le varie forme, forse ci vorrà ancora un po' di tempo, ma siamo sulla strada giusta.


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