Le radiazioni su Marte (di cui solo il 3 % sarebbe di origine solare) sono risultate essere molto superiori ai valori accettabili, e soprattutto durante il viaggio interplanetario ipotetici astronauti ne assorbirebbero un quantitativo incompatibile con la vita, le radiazioni nello spazio infatti sono dalle 100 alle 1000 volte maggiori che sulla terra.
Sulla terra infatti siamo protetti dal campo magnetico generato dalle correnti elettriche del nucleo ferroso e un'ulteriore protezione ce la da l'atmosfera che ci scherma come una lastra di metallo spessa 1 metro.
Purtroppo Marte non ha un campo magnetico e l'atmosfera è molto rarefatta fornendo una protezione molto relativa.
Le radiazioni sono molto pericolose per gli esseri viventi perchè colpiscono il DNA ad altissima velocità come se fossero dei proiettili, e il DNA danneggiato poi può diventare causa di tumori e altre malattie.
Questa è la notizia che da qualche giorno rimbalza sui giornali di tutto il mondo, si sospettavano dei valori alti, ma ora la sonda curiosity ha inviato dei dati precisi e sono più preoccupanti di quelli previsti, sarebbe come sottoporsi ad una TAC total body ogni 5 giorni!
Già sulla stazione orbitante ISS la situazione è diversa, il campo magnetico terrestre protegge gli astronauti anche a quella distanza.
I più pessimisti titolano "Missione su Marte? Per la NASA è impossibile"i più ottimisti cominciano invece a ragionare su come risolvere il problema ed ecco che cominciano a farsi strada alcune ipotesi come schermare le pareti delle astronavi con campi magnetici prodotti con doppie pareti piene di acqua, o su come rendere più veloci, e quindi più brevi, i viaggi interplanetari. Trovare una soluzione, uno schermo efficace contro le radiazioni cosmiche è sempre più un imperativo per poter continuare l'esplorazione spaziale e poter pensare ad una colonizzazione di nuovi pianeti o satelliti.
Le radiazioni si dividono in 2 tipi principali: le radiazioni solari che vengono emesse dal sole durante forti esplosioni e dalle quali sarebbe possibile proteggersi con schermature in alluminio dei veicoli spaziali e prevedendo dei rifugi in cui possano chiudersi gli astronauti qualora ne rilevassero la presenza; e i raggi cosmici galattici che riescono a penetrare anche il più duro dei metalli e sono di gran lunga più difficili da bloccare.
Mark Looper, un ricercatore dell'Aerospace Corporation ed esperto di radiazioni spaziali ritiene che il polietilene o l'idrogeno potrebbero risultare schermanti efficaci, purtroppo sono però ad oggi soluzioni molto costose.
I più accaniti invece fanno studi di confronto, secondo una ricerca compiuta nel 2005 infatti si è calcolato che un viaggio di andata e ritorno su Marte della durata totale di 536 giorni causerebbe un aumento del rischio di tumori del 10% negli uomini e del 17% nelle donne, ma secondo uno studio europeo del 2006 fumare più di 5 sigarette al giorno causerebbe un aumento del rischio di cancro al polmone del 24,6% negli uomini e del 18,5% nelle donne...
La NASA sul suo sito ufficiale spiega che "stanno lavorando per risolvere tutti i rompicapi che la natura sta ponendo in modo che gli astronauti possano esplorare l'ignoto in tutta sicurezza e tornare a casa sani e salvi."
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