NEO

NEO

domenica 2 giugno 2013

Le città del prossimo futuro

Come saranno le città del futuro?
Stiamo andando verso un aumento esponenziale della popolazione mondiale, se le città tendessero allo stile Los Angeles ben presto avremo finito lo spazio!
Per forza di cose dovremo rinunciare a stare gli uni a fianco agli altri e sempre più abitare gli uni sugli altri.
Le città saranno più grandi e più numerose togliendo ancora più spazio alla natura più o meno selvaggia che sia, dal circa 2% della superficie terrestre che occupano ora si prevede che nel 2030 ne copriranno già il 10%, e allora?
Allora dovremo sempre più portare la natura in città, giardini sui tetti: il Singapore Marina Bay Sands Hotel per esempio ha un parco enorme al 56 piano, con alberi, panchine e persino una piscina; parchi cittadini: a New York un tratto di ferrovia sopraelevata non più utilizzato è stato trasformato in un frequentatissimo parco cittadino; a Berlino si allevano pesci sui tetti o ci si fanno addirittura gli orti. In Olanda spostare i giardini e gli orti sui tetti ha aiutato a contrastare le inondazioni oltre a migliorare l'isolamento termico delle abitazioni.
Aumentare il verde in città significherà anche abbassarne le temperature tanto da poter ridurre l'uso dell'aria condizionata, e ridurre il rumore contrastando gli echi e fornendo isolamento.
Tutto questo sta iniziando a modificare le città, nuove specie animali potrebbero giovare di risorse che prima mancavano e adattarsi ad un nuovo stile di vita, come già hanno fatto alcuni gabbiani che piuttosto che pescare si nutrono nelle discariche e quindi non vivono più vicino al mare, o come le volpi che già oggi approfittano dei rifiuti londinesi, in pratica si formeranno ecosistemi nuovi dove piante e animali si troveranno a condividere situazioni precedentemente inesistenti e questi nuovi ecosistemi influiranno anche sulla selezione genetica delle prossime generazioni.
I veicoli diventeranno per lo più elettrici e l'aria risulterà molto più pulita e anche in città sarà un piacere spalancare le finestre, oltretutto presumibilmente, molti più lavori verranno svolti da casa rendendo il traffico meno congestionato.
Anche in Italia forse qualcosa si sta muovendo e a Bari si sta portando avanti un progetto per cui i 3 Km di linea ferroviaria che tagliano la città e sono da dismettere diventeranno un enorme polmone verde da 70 ettari!


1 commento:

  1. Non come a Pescara dove l'area di risulta della ferrovia di parco ha avuto soltanto il nome "strada parco", ma in realtà è solo una strada pedonale costeggiata da piccole aiuole malmesse e malcurate su cui a breve si pensa anche di far passare un enorme filobus.

    RispondiElimina