Tesla ( nota azienda leader nelle auto elettriche) ha recentemente annunciato di voler espandere sensibilmente il numero di stazioni di servizio elettriche capaci di fare una super ricarica in 45 minuti con energia solare gratuita. Tutto questo per cercare di superare lo scetticismo che regna attorno le auto elettriche con una sorta di ansia collettiva per l'autonomia. In realtà un automobile che percorre più di 300km con un pieno di ricarica è di per se ottima. Il problema nasce dal fatto di non poter sfruttare le attuali infrastrutture delle stazioni di servizio dedicate alla benzina. Se la maggior parte delle persone avesse un'auto elettrica le città sarebbero piene di parcheggi con prese elettriche per la ricarica e le autostrade sarebbero dotate di punti di ricarica lungo il suo percorso, senza considerare il fatto che la maggior parte di questa energia potrebbe essere prodotta gratuitamente dai pannelli solari. Paradossalmente se uno di noi fosse l'unico ad avere un auto a benzina avrebbe il problema dell'autonomia. Anche se questa risposta commerciale della Tesla di aumentare le stazioni di ricarica elettrica è ottima per superare i pregiudizi, il discorso stesso va oltre per via delle nostre abitudini consolidate nello scorso secolo.
Per cercare di andare oltre le nostre aspettative limitate a riguardo cerchiamo di far un piccolo esperimento mentale. Immaginiamo che una compagnia tirasse fuori oggi uno smartphone che funziona esattamente come gli altri ma che invece di poter essere caricato a casa e in ufficio, quando la batteria sta per finire, debba essere portato un in punto di ricarica magari in autostrada dove lo dovremmo collegare, pagare 50€ e aspettare la sua ricarica. Come pensate possa reagire il mercato? Sarebbe lecito pensare che ci sarebbe una risposta coralmente negativa. Perché portare il telefono a ricaricare in un qualsiasi punto là fuori quando siamo abituati a caricarlo comodamente sul comodino vicino al letto la notte? Ecco che il nostro pensiero ci porta ad ammirare tutta la bellezza e comodità di una auto elettrica con 300km di autonomia ( circa il 95% dell'utilizzo medio) a che viene comodamente caricata nel proprio garage e usata. La sensazione di difficoltà nel rifornire le auto elettriche sta nelle noiose e riduttive abitudini a cui siamo stati abituati nell'andare in una stazione di servizio e stare lì in piedi a rifornire il nostro mezzo. Molti utenti delle nuove auto elettriche sono molto soddisfatti di non dover pensare di andare un una stazione di servizio per la maggior parte delle volte anche se ancora non dispongono di stazioni di servizio per le super ricariche in giro. La maggior parte dei problemi infrastrutturali si risolve con l'adozione del rituale della ricarica domestica proprio come facciamo con i cellulari poiché la capillarità delle infrastrutture elettriche hanno risolto il problema della distribuzione energetica già un secolo fa. Appena le persone si abitueranno alle ricariche domestiche delle loro auto andare presso un benzinaio risulterà fastidioso e obsoleto quanto riavvolgere una videocassetta e riportarla a Blockbuster.
Questo ci dovrebbe anche far riflettere sugli obiettivi che vogliamo porci nelle nostre città. Dovremmo incentivare l'energia elettrica solare a 360 gradi per uso domestico sfruttando i tetti ma anche e sopratutto cominciando a prevedere aree di parcheggio dove le tettoie di copertura per le auto siano pannelli elettrici, che oggi possono essere una fonte di guadagno per ripagare i costi infrastrutturali per le amministrazioni, e domani potrebbero fornire energia elettrica per la ricarica delle auto gratis o quanto meno compresa nel prezzo per il parcheggio. Dobbiamo premere l'acceleratore perché una viabilità elettrica risulterebbe in un enorme miglioramento della qualità di vita. Niente scarichi nelle città macchine nettamente più silenziose poiché non ci sarà più una camera di scoppio del motore che produce vibrazioni e rumore. In pochi decenni potremmo ricordare le città con le auto a motore a scoppio come così arretrate da farci accapponare la pelle al solo pensiero del rumore e degli scarichi che rendevano irrespirabile l'aria aumentando l'incidenza dei tumori di almeno il 20%.
Fantastico! Immagino per esempio il parcheggio della stazione di Pescara pieno di pensiline a pannelli solari, che intanto lo renderebbero meno "infernale" nelle calde ora dei mezzogiorni estivi e poi aiuterebbero la sostenibilità delle spese comunali.
RispondiEliminaNon sarebbe meglio mettere il parcheggio sotto terra e sopra piantare un po' di alberi?
RispondiEliminaFin quando non troveranno un sistema per ricaricarle più rapidamente o per aumentarne l'autonomia, il mercato resterà limitato a chi, possedendo un garage per ricaricarla senza problemi, ne fa comunque un uso esclusivamente urbano.