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The International Space Development Conference (ISDC), realizzata dalla National Space Society (NSS si sta tenendo dal 23 maggio fino al 27 maggio presso il Hyatt Regency La Jolla in San Diego per discutere del futuro nello spazio. I relatori stanno discutendo delle più ampie e importanti possibilità di sviluppo nello spazio. John Strickland, membro National Space Society presenterà il progetto del più grande sistema per le costruzione nella storia dell'uomo, capace di costruire 1200 km quadrati di terreno con foreste, fattorie ed intere città. Ê in pratica una fabbrica fluttuante di assemblaggio che tiene ancorata la struttura che sta costruendo assemblando i pezzi mentre ad intervalli per estrusione produce i pezzi da assemblare. Essa avrà anche dei moli di attracco per navicelle spaziali che porteranno il rifornimento dei materiali. Il sistema di costruzione sarà pesantemente automatizzato e robotizzato e rappresenterà la massima espressione della stampa 3D nello spazio. Ha detto Strickland:" se gli antichi egizi avessero avuto a disposizione un sistema di assemblaggio come questo avrebbero potuto costruire piramidi grandi come da qui alla luna, ovviamente nello spazio".
L'ingegnere aerospaziale
Gary Stephenso ha presentato un nuovo progetto chiamato "Cubesats to Mars” ( satelliti cubo per Marte) usati per creare una spedizione no-profit a basso costo per creare una rete di satelliti in orbita su Marte usati per le comunicazioni, lo studio atmosferico e per creare una rete simile al gps su Marte.
Ha senso tutto questo? Io credo proprio di si. L'uomo è evoluto enormemente dalla sua comparsa sulla terra, ma forse dovremmo concentrarci sul più antico degli scopi di un essere vivente: la preservazione della specie. Ad oggi non ci sono politiche nazionali ed internazionali atte a portare avanti la ricerca aerospaziale per lo sviluppo di nuove colonie e neanche per l'abbattimento di un eventuale asteroide diretto verso la terra. Dobbiamo prendere coscienza della nostra natura relativa nell'universo per portare avanti politiche a lunghissimo termine in tale direzione altrimenti potremmo fare la stessa fine dei dinosauri.
Qulche tempo fa guardammo un documentario su Robert Zubrin e la Mars society, che progetta e sostiene la necessità e la possibilità di un insediamento permanente su Marte, la cosa che mi colpì molto fu come spiegava la trasformazione che Marte avrebbe subito in conseguenza degli insediamenti umani, costruzione di ambienti protetti in cui vivere a dispetto delle basse temperature e dell'assenza di atmosfera, ma anche oltre!
RispondiEliminaAddirittura si parlava della possibilità di creare un'atmosfera artificiale utilizzando il tanto "odiato" effetto serra per scaldare e riempire l'aria di CO2 che poi le piante trasformerebbero in O2 rendendo così dopo appena 100, 200 anni respirabile e meno fredda l'aria marziana.
Entusiasmante, in relativamente poco tempo la specie umana potrebbe chiamare casa anche un'altro pianeta.
un'altra società potrebbe nascere con regole e organizzazioni diverse e portare ancora a nuovi sviluppi.
Ora sto leggendo "inferno" di Dan Brown, non un'opera scientifica ma, mi sento di citarlo in quanto la trama ruota intorno al problema della sovrappopolazione, la sovrappopolazione che renderà presto insufficienti le nostre risorse, un problema sicuramente reale.
Cos'ha fatto fino ad ora l'uomo ogni volta che il suo spazio e le sue risorse scarseggiavano? Ha scoperto e colonizzato nuovi "mondi" ed è questa la direzione che anche secondo me è giusto prendere ancora una volta
E' fatto bene e vorrei fare delle puntualizzazioni.Giusto dire che l'uomo cambierà la tecnologia ma sarebbe più esatto dire che la tecnologia cambierà le abitudini dell'uomo e non l'uomo.Esso deveve essere riportato al centro di tutto altrimenti si rischia la sua emarginazione.Quando le industrie hanno robottizzato il sistema produttivo si urlava lo slogan "l'operaio dovrà lavorare di meno e quindi avrà più tempo per la famiglia e per il tempo libero" ma non è stato così, i vecchi operai sono rimasti fuori dal gioco e sono stati assunti nuovi operai in un numero inferiore e il tempo libero è stato utilizzato per gli straordinari perchè bisognava produrre di più.La tecnologia deve andare avanti ma di pari passo bisogna riqualificare le persone affinchè possano accedere alle nuove conoscenze ed avere nuove e più stimolanti opportunità di lavoro, altrimenti avremo una società super tecnologica dove la maggioranza degli uomini vivrebbe ai margini di essa lasciando il monopolio a pochi che la utilizzerebbe per i propri guadagni a discapito della società. L'uomo deve tornare al centro degli interessi e le nuove scoperte devono servire al suo benessere.
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