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martedì 6 maggio 2014

Trovato il modo di ridurre il consumo della memorizzazione dei dati

In uno studio pubblicato su Nature Communication si illustra come sarà possibile ridurre addirittura di mille volte il consumo della memorizzazione su memorie magnetiche.
Lo studio è stato compiuto al centro di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste di Area Science Park da un gruppo internazionale di ricercatori e si basa sulla magnetizzazione di un materiale attraverso un impulso elettrico.
Fino ad oggi, il modo di immagazzinare dati su un hard disk è sempre stato quello di indurre la magnetizzazione di una parte della superficie del disco tramite un elettromagnete, un processo impegnativo dal punto di vista del tempo impiegato e del consumo energetico richiesto e che non permette un'elevata miniaturizzazione, indurre questa stessa magnetizzazione attraverso un campo elettrico darebbe vantaggi enormi per la miniaturizzazione e per il risparmio energetico.
Il sistema utilizza due strati di un materiale di facile reperibilità e basso costo, uno di Ferro e uno di ossido di Bario e Titanio, questi quando vengono sovrapposti formano uno strato sottilissimo di ossido di Ferro sull'interfaccia, variando il campo elettrico sullo strato di ossido, varia il grado di magnetizzazione dell'interfaccia.
Si è dimostrato così che è possibile accendere e spegnere la magnetizzazione con l'applicazione di un campo elettrico, in maniera reversibile e a temperatura ambiente.


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