Si tratta dell'area supplementare motoria, che fino a poco tempo fa non si riteneva coinvolta in funzioni cognitive.
Uno studio compiuto su cinque pazienti sottoposti ad esami preoperatori ha portato a questa importante scoperta che potrà migliorare la gestione di patologie come il parkinson o alcune forme di autismo in cui c'è un problema di riconoscimento dell'errore.
L'italiana Francesca Bonini, coordinatrice dello studio spiega che ai soggetti è stato chiesto di muovere un joystick velocemente a destra o a sinistra a seconda del colore che appariva sullo schermo davanti a loro, ovviamente a volte c'erano degli errori e i ricercatori hanno visto che l'area del cervello che per prima si attivava era proprio l'area supplementare motoria. Si è anche osservato che l'area svolge una funzione di controllo per cui è sempre attiva, ma aumenta la sua attività quando rileva un errore.
Un domani questa scoperta potrà anche portare ad una migliore interazione uomo macchina, sviluppando un software in grado di capire quando il cervello umano si rende conto di sbagliare.
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