Il primo commento del paziente è stato "E' magia! Posso sentire la mano mancante che si chiude"
Certamente ora bisognerà lavorare alla miniaturizzazione e alla rimozione di tutti i fili esterni, ma i risultati sono entusiasmanti, il paziente bendato è riuscito a riconoscere la forma degli oggetti e a capire si erano fatti di materiale morbido o duro, una protesi che finalmente non ha bisogno dell'uso degli occhi e può essere utilizzata anche al buio.
Ad una normale protesi sono stati aggiunti diversi sensori sia di tipo pressorio che atti a percepire sensazioni tattili, questi sono poi stati collegati ai nervi della parte alta del braccio, prima dell'intervento numerose esercitazioni si sono svolte prima su maiali e poi su cadaveri umani per essere sicuri di sapere esattamente cosa fare e dove agire.
Tanti ringraziamenti vanno da parte di tutta l'equipe al signor Aabo che si è messo a completa disposizione per un mese intero in cui l'arto bionico gli è stato impiantato ed espiantato, siamo infatti ancora in fase sperimentale e ci vorrà ancora un po' di tempo prima di poter diffondere e distribuire questa sorprendente tecnologia.
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