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martedì 18 febbraio 2014

I videogiochi contro la dislessia

Uno studio della Oxford University suggerisce che i problemi che i dislessici hanno nel leggere, potrebbero dipendere dalla difficoltà di unire stimoli provenienti da canali sensoriali diversi.
La psicologa Vanessa Harrar spiega che per un dislessico può risultare difficile il passare da uno stimolo visivo, per esempio un interlocutore che si trova di fronte a lui, ad uno uditivo, una voce che lo chiama da dietro.
Questa ipotesi era stata fatta da tempo, ma adesso per la prima volta è stato effettuato uno studio che la conferma, ad alcuni volontari era chiesto di premere un pulsante ogni volta che c'era uno stimolo visivo o uditivo, tutti i partecipanti sono risultati più veloci se lo stesso stimolo si ripeteva più volte, ma i dislessici sono risultati più lenti e in particolar modo nel passaggio da stimolo visivo a stimolo uditivo.
Se queste osservazioni verranno confermate potrebbero portare a dei cambiamenti nel modo in cui la lettura viene insegnata ai dislessici, infatti comunemente le lettere vengono prima viste e poi se ne ascolta o legge il suono, nel caso del bambino dislessico potrebbe essere vantaggioso partire dal suono per arrivare all'immagine, i videogiochi inoltre potrebbero diventare una sorta di palestra per allenare la mente del dislessico al passaggio da uno stimolo ad un altro, è già stato dimostrato infatti che i videogiochi migliorano la capacità di svolgere più operazioni contemporaneamente.

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