E' un progetto finanziato dalla Commissione Europea che nasce dalla collaborazione delle università di Eindhoven, Saragozza e Stoccarda con i politecnici di Zurigo e Monaco e si chiama Roboearth, praticamente l'equivalente di Wikipedia nel mondo dei robot.
Sappiamo che anche cose che appaiono semplici persino ad un bimbo che ha appena iniziato a camminare, come raggiungere un determinato punto di una stanza, possono essere difficoltose per un robot, le istruzioni che deve avere devono essere estremamente precise perché loro, almeno per ora, non hanno intuito, semplicemente eseguono dei comandi.
Si prevede, nel prossimo decennio un enorme incremento nel numero di robot utilizzati per svolgere compiti domestici, soprattutto per l'assistenza di persone anziane che stanno aumentando in numero di anno in anno, per questo non si può pensare di poterli programmare ciascuno per ogni singolo compito in maniere specifica ed è da questa idea che nasce Roboearth, una specie di archivio dati a cui ogni robot potrà accedere se dovesse trovarsi in difficoltà per vedere se qualche altro suo simile si fosse già trovato in quella situazione e avesse condiviso il modo in cui svolgere quel compito e anche se non dovesse trovare la soluzione diretta al suo problema potrebbe comunque accedere alle risorse di calcolo della Cloud per risolverlo.
Dopo una ricerca durata 4 anni Roboearth verrà finalmente presentato alla Commissione Europea in questi giorni utilizzando 2 finte stanze di ospedale e 4 robot.
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