I dati grezzi che sono alla base di tutte le ricerche scientifiche diventano irreperibili in poco, spesso pochissimo tempo, è questo il risultato di una ricerca effettuata all'università della British Columbia e pubblicata su Current Biology.
Per la ricerca sono stati presi in considerazione 516 studi scientifici di biologia vecchi dai 2 ai 22 anni e selezionati casualmente per titolo e autore.
Si è poi cercato di contattare gli autori per avere i dati alla base degli studi, il risultato è stato che solo nel 23% dei casi si è riusciti ad ottenere i dati richiesti, a volte impossibili da reperire anche per gli studi più recenti.
Questo succede a causa della tecnologia che avanza rapidamente e rende i supporti o i formati obsoleti in pochi anni, ma anche a causa di semplici cambi di indirizzo mail da parte degli autori.
Gli autori hanno calcolato che ogni anno diminuisce del 17% la possibilità di reperire i dati base relativi ad uno studio scientifico.
La perdita di questi dati è un grande spreco economico e di tempo nel campo della ricerca e rende anche difficile riprodurre gli studi scientifici, la riproducibilità invece è un "must" di uno studio per poter essere definito scientifico.
Gli autori dello studio chiedono che alla luce di questi risultati sia richiesta un'archiviazione pubblica contestualmente alla pubblicazione in modo da rendere virtualmente eterni anche i dati alla base delle ricerche.
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