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lunedì 27 gennaio 2014

Le staminali maschili e femminili non sono uguali

Uno studio dei ricercatori del Children's Medical Center Research Institute della University of Texas Southwestern di Dallas in collaborazione con il Baylor College of Medicine di Houston è stato recentemente pubblicato sulla rivista Nature e dimostra come tra maschio e femmina ci siano ancora delle differenze non scoperte.
I ricercatori hanno mostrato che nelle femmine di topo le cellule staminali ematopoietiche si riproducano in maniera più rapida che nei maschi in risposta a segnali ormonali, inoltre producono un maggior numero di cellule progenitrici dei globuli rossi.
Questo meccanismo è correlato al sostentamento della gravidanza in cui c'è una maggiore richiesta di sangue e infatti durante la gravidanza si evidenzia anche un aumento di queste cellule staminali all'interno del midollo e della milza.
Questa scoperta, se confermata anche negli esseri umani potrebbe avere importanti risvolti nel campo della chemioterapia, i dosaggi dei chemioterapici infatti vengono calcolati in base alla tossicità sulle cellule ematopoietiche, che sappiamo essere più vulnerabili nella fase di riproduzione, potrebbe quindi essere opportuno nelle donne calcolare i dosaggi in funzione dei livelli di estrogeni per minimizzare gli effetti collaterali.

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