Ecco i risultati di una ricerca svolta dal dipartimento di linguistica dell'università di Tubingen in Germania e pubblicata su " Topics In Cognitive Science".
Gli studiosi sostengono che i risultati dei precedenti studi, che dimostravano un declino nelle capacità cerebrali degli anziani, dipendono dal modo in cui sono concepiti i test, adatti a menti giovani che lavorano in maniera diversa.
Il cervello degli anziani è come un computer con la memoria piena, ha bisogno di più tempo per elaborare i dati, in pratica con l'età il cervello non si indebolisce, anzi sa molto di più.
I normali test cognitivi non tengono conto che gli anziani hanno un'enorme esperienza accumulata e il sapere porta ad un tipo di analisi differente, anche sulla scelta delle parole e sulle possibili diverse interpretazioni.
Secondo i calcolo effettuati dai ricercatori in media un giovane conosce 1,5 milioni di parole intorno ai 20 anni, mentre un anziano di 70 anni arriva a conoscerne oltre 90 milioni e più dati sono memorizzati più ci vuole tempo per trovare quelli giusti.
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