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martedì 14 gennaio 2014

Dare sensibilità alla pelle artificiale

Questo è l'obiettivo che si è prefissato l'Istituto Italiano di tecnologia, che già nel 2009 aveva creato il piccolo robot androide Icub su cui la pelle dovrebbe essere testata.
La pelle riveste tutto il nostro corpo e più di qualsiasi altro organo sensoriale ci mette in contatto con la realtà facendoci percepire il caldo e il freddo, le caratteristiche fisiche dei diversi materiali, la pressione, insomma è fondamentale riuscire a riprodurre le sue caratteristiche se si vuole progredire nel campo dell'intelligenza artificiale.
Il gruppo di ricerca si sta muovendo da tre diverse direzioni, da una parte si sta lavorando per applicare sul piccolo robot dei sensori che possano dare un sensibilità tattile, questi sono simili a quelli utilizzati nei touchscreen, ma si è lavorato molto sulla scelta dei materiali per riuscire a renderli flessibili e adattabili a superfici diverse, dall'altra si lavora a dei sensori piezoelettrici che possano dare un'idea della pressione e della torsione subita e poi c'è un'altro gruppo che in laboratorio ha l'obiettivo di sintetizzare 10cm quadrati di pelle umana, riuscire in questo intento ci farebbe fare passi avanti nella riduzione della sperimentazione animale e sarebbe di grande importanza per chi deve subire un trapianto di pelle.
Gli obiettivi finali di questa ricerca sono ambiziosi, guanti che permettano di svolgere operazioni chirurgiche a distanza, vestiti che siano capaci di monitorare le articolazioni di persone che abbiano subito eventi traumatici, lavagne tattili per i non vedenti e tanto altro ancora.

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