E' senza precedenti l'intervento effettuato all'ospedale Georges Pompidou.
Ad un paziente con insufficienza cardiaca allo stadio terminale, con una prognosi di vita breve e nessuna alternativa terapeutica è stato impiantato per la prima volta un cuore artificiale totalmente autonomo.
Nell'aspetto riproduce un cuore vero, con le sue valvole e le sue cavità, è anche dotato di sensori che permettono di rilevare l'attività del soggetto e regolare così il flusso cardiaco rallentandolo in situazioni di riposo e accelerandolo in situazioni di movimento o stress.
Il cuore è stato ideato e prodotto dalla società francese Carpentier, fondata dal chirurgo Alain Carpentier e già ideatrice delle valvole Carpentier- Edwards, da vent'anni l'azienda è impegnata per trovare una soluzione ottimale per i trapianti cardiaci e questa volta tutto fa pensare ad una possibile rivoluzione.
Il paziente, la cui identità per ora rimarrà segreta, è ancora in rianimazione e sotto osservazione, ma è vigile e dialoga con i familiari, per dare un vero giudizio bisognerà aspettare un follow up più lungo, ma intanto alla Carpentier si godono il successo e assicurano che il cuore artificiale potrebbe salvare ogni anno migliaia di vite senza rischio di rigetto e assicurando una buona qualità di vita.
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