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lunedì 9 dicembre 2013

Supercomputer sempre più umani.

Ancora oggi il supercomputer migliore al mondo resta il cervello, a parità di efficenza consuma molto, ma molto di meno di un computer e la sua "tecnologia" è talmente micronizzata da entrare nelle nostre teste, mentre i supercomputer hanno ancora dimensioni decisamente imponenti!
Dal cervello c'è quindi ancora molto da imparare, soprattutto sui sistemi per ridurre il calore e aumentare l'efficienza.
Bruno Michel e Patrick Ruch dei laboratori svizzeri della IBM a Zurigo hanno così pensato di ispirarsi ai capillari umani, che arrivano ovunque con le loro millimetriche dimensioni, per creare un computer alimentato per così dire da sangue elettronico che possa dissipare il calore appena prodotto, e portare direttamente in loco l'energia necessaria.
Il prototipo prodotto alla IBM funziona così: c'è una pompa che invia il liquido carico di elettroliti nel sistema, qui scarica l'energia e rimuove il calore aumentando così l'efficienza al punto che Michel e Ruck sperano di poter a breve realizzare un supercomputer delle dimensioni di un PC attuale.


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