Osservando le foglie del Nasturzio e le ali delle farfalle i ricercatori hanno visto che inserire delle scanalature sulla superficie dei materiali serve a spezzare le gocce d'acqua e farle scivolare via più rapidamente e contemporaneamente a ridurre la superficie di contatto dell'acqua con l'oggetto stesso.
Di solito i materiali idrorepellenti sono anche piuttosto fragili e poco resistenti, poter applicare un semplice principio a materiali come anche il metallo potrebbe davvero portare a grandi innovazioni, anche nel campo dell'aviazione, dove potrebbe impedire che si formi il ghiaccio nei motori degli aerei.
Le sperimentazioni fatte fino ad ora prendono ad esempio le foglie dei Nasturzi e tendono a dividere in due le gocce d'acqua, ma si è visto che sulle ali delle farfalle queste scanalature si incrociano e ogni goccia viene divisa in 4 parti, ciò rende ancora più efficace il meccanismo.
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