NEO
venerdì 13 settembre 2013
La prima fusione mentale "vulcaniana"
Così il prof. Andrea Stocco descrive scherzosamente il test portato a termine all'università di Washington insieme al prof. Rajesh P.N. Rao.
L'esperimento è stato condotto il 12 Agosto, i due ricercatori si sono seduti davanti ad un computer ognuno in una stanza diversa e hanno indossato uno una cuffia elettroencefalografica, l'altro ha avuto invece una macchina per la stimolazione magnetica transcranica puntata sulla corteccia motoria sinistra, quella cioè che controlla il movimento della mano destra. Via internet i segnali provenienti dal cervello di Rao, venivano inviati a quello di Stocco.
Per verificare che la connessione funzionasse si è utilizzato un videogioco in cui si doveva sparare e colpire dei bersagli, per farlo a Rao bastava immaginare di premere il pulsante senza aver bisogno di farlo davvero, a premere il pulsante davvero era invece Stocco che non vedeva lo schermo.
La sensazione del ricercatore italiano, che sul suo curriculum vanta di essere nato in una città a forma di stella (Palmanova), era quella di un movimento involontario come di un tic nervoso.
Di recente erano stati condotti degli esperimenti sui cervelli di due topi o di un umano e un topo messi in contatto tra loro, ma questa è la prima volta in cui si mettono in connessione due cervelli umani, utilizzando oltretutto attrezzature semplici e consolidate.
A parte la simpatica citazione di Star Trek i due ricercatori sottolineano però che questa tecnica non consente né la condivisione di pensieri né il movimento di un corpo altrui contro la sua volontà, da qui si partirà sperando di poter utilizzare questa tecnica per esempio per guidare il corpo di qualcuno nel risolvere un'emergenza, e comunque si continuerà a studiare per riuscire a connettere due cervelli in maniera bidirezionale.
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