pensare che nell'emisfero meridionale del pianeta spesso una connessione ad internet costa più dello stipendio medio di un lavoratore. È nato così il progetto Loon di Google, l'idea tanto pazza ( da cui il nome) tanto concreta di portare internet nel mondo attraverso dei palloni aerostatici. Il concetto è semplice, portare in quota un gran numero di palloni ad un altezza doppia rispetto a quella degli aerei di linea. In quella fascia dell'atmosfera a diverse quote ci sono correnti di venti dominanti opposte tra loro e sfruttando queste correnti si possono guidare i palloni in giro per l'atmosfera semplicemente facendoli salire o scendere.
I palloni sono energeticamente autosufficienti poiché hanno i pannelli solari e sono guidati e concertati da potenti algoritmi matematici generati dai server Google. Essi poi quando necessario vengono fatti atterrare e sostituiti o riparati. Essi nell'atmosfera sono interconnessi tra loro da una fitta rete di comunicazioni radio, inoltre sono in comunicazione con i server a terra che forniscono loro l'accesso ad
internet. All' utente finale basterà istallare una simpatica antenna a forma di palloncino nella sua casa per avere una connessione paragonabile alle attuali reti 3G. I risvolti futuri potrebbero essere molto importanti anche nel fornire connettività dopo un disastro naturale o semplicemente permettere a tutti noi di andare in giro per il mondo e restare connessi con il proprio smartphone. Al momento il progetto è tutt'altro che perfezionato e finito. Per ora Google si è concentrata sul lanciare un enorme quantità di palloni sulla fascia equatoriale e ha creato un gruppo di sperimentazione nella regione di Canterbury in Nuova Zelanda dove 50 persone proveranno a connettersi ad internet con questo nuovo sistema. In bocca al lupo Google affinché nessuno resti indietro!
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