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martedì 28 maggio 2013

Superuomo e felicità


E' stato chiesto al famoso fumettista Grant Morrison se il futuro lasci ancora spazio ai supereroi visto che numerose tecnologie, ultima ma non unica gli occhiali di google, danno a tutti facoltà sovrumane e la risposta è stata brillante : 
“È per questo che noi amiamo i supereroi. Sono una versione del nostro futuro."...
"La tecnologia medica, le protesi, ci stanno rendendo sovrumani. E i chip di memoria per computer ci fanno più intelligenti, permettendo di ricordare ciò che non potremmo"...

Ho notato una cosa però, tutti pensano a come aumentare l'intelligenza, a come potenziare le capacità dell'uomo, gli occhiali di google, internet globale che ci regala un facile accesso alle informazioni, addirittura secondo Ray Kurzweil in futuro potrebbero esistere dei chip da impiantare direttamente nel cervello che ci darebbero accesso a tutte le informazioni istantaneamente, lo scienziato sostiene che nel 2029 le macchine saranno tanto intelligenti quanto le persone e ho letto che su questo si sta lavorando moltissimo...
Ma una cosa mi sconcerta, siamo sicuri di stare parlando di qualità di vita?
A volte ho come l'impressione che tutta questa corsa, questo affannarsi, questo voler essere di più...non sia mai voler essere più felici, ma solo più efficienti e mi chiedo " è giusto?"
Fino ad oggi l'evoluzione umana con tutte le sue invenzioni e scoperte ha portato ad un miglioramento e allungamento della vita, mia nonna diceva " mi fanno ridere quelli che dicono che si stava meglio prima, ma che si stava meglio prima non avevamo niente!" Ecco io mi auguro che questa frase possa essere pronunciata ancora tra 100 e mille anni!
Ci disse la nostra guida in USA " ma chi vuole oggi vivere senza frigo... senza televisione...lavatrice..."  parliamo di circa 20 anni fa, continuiamo così cerchiamo di far sì che la tecnologia ci permetta di disporre di più tempo per noi, di essere più sani, di poterci concentrare di più sulle cose che ci interessano davvero che, magia,  non sono le stesse per tutti, perchè si sa che quando si fa ciò che piace si riesce meglio  e si è più felici!
Dan Brown ci fa riflettere però anche sul fatto che "saremmo ancora cavernicoli se a suo tempo l'uomo avesse avuto paura di bruciarsi e avesse rinunciato al fuoco!" 

1 commento:

  1. La paura del nuovo è storicamente lecita. Siamo perennemente attratti dal nuovo ma in qualche modo ci spaventa. Per fortuna ha prevalso la curiosità del nuovo che ci ha spinto in avanti. La tecnologia non è di per se ne buona ne cattiva. Tali affermazioni però possono essere attribuite alla natura dell'uomo. La storia è piena di esempi ed aneddoti dove la tecnologia ha avuto risvolti positivi e negativi. Culturalmente penso che la nostra generazione è ancora molto influenzata dall'alone oscuro che ha gettato la guerra fredda che ci ha fatto percepire la tecnologia come pericolosa. La forza dell'uomo però è la sua storia attraverso la quale può migliorare il suo futuro è per questo che bisogna abbandonare politiche scellerate, egoiste e qualunquiste in favore di progetti ambiziosi, generazionali e folli, perché solo i folli cambieranno il mondo. Oggi la rete ci offre una grande opportunità di aggregazione per gruppi di interesse e non per determinismo geografico. È quindi nostro dovere, al quale non possiamo esimereci fare del nostro meglio, che sia tanto o che sia poco, per indirizzare questa grande opportunità di crescita tecnologica, culturale e sociale per creare un qualità di vita migliore.

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