In una recente intervista alla BBC AC Grayling, filosofo e docente alla New College of the Humanities, sostiene che molte persone si sentono escluse dal mondo scientifico, ma meno ce ne si interessa molto più probabilmente si verrà manipolati da altri.
La scienza è molto probabilmente la più grande conquista dell'uomo. Le persone devono prendere parte al pensiero scientifico e capire il significato della scienza applicata. Esse si sentono escluse dai dibattiti scientifici pur usando, computer, aerei e la tecnologia a casa non sanno cosa ci sia dietro. Questo è un problema, perché le trasforma in schiavi della tecnologia. Meno ne sanno e più sono soggetti ad essere manipolati e influenzati da persone che potrebbero non avere nobili intenti nei loro cuori. La gente è preoccupata che ci siano molti problemi con l'ambiente e il clima, ma se avesse conoscenze scientifiche a riguardo potrebbe pressare i governi e i politici che sono coinvolti nelle decisioni. Per fare ciò dobbiamo cominciare dalla scuola. Il modo tradizionale di insegnare materie scientifiche è che ci si aspetta che chi le studia diventerà uno scienziato, ma non è così per la maggior parte delle presone. Si può avere una buona conoscenza scientifica senza avere il bisogno di competenze tecniche da esperti. Le università tendono ad essere iperspecializzate fin dai primi corsi di studio. Dovrebbero, invece, spronare gli studenti verso una cultura scientifica comune nei suoi primi anni, sia alle facoltà umanistiche che quella scientifiche, poiché è importante una base culturale comune a tutti che permetta un interscambio di idee. Dovremmo avere un sano scetticismo, la gente non può chiudere gli occhi davanti a cose così importanti. Oggi abbiamo la tecnologia e le opportunità per catturare l'immaginazione e invitare tutti ad avere una maggiore comprensione per la scienza.
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RispondiEliminaCondivido pienamente questa teoria!
RispondiEliminaSono convinta che una società con conoscenze scientifiche sia una società più consapevole e quindi maggiormente in grado di contribuire alle scelte politiche e sociali.
Troppe volte oggi si sentono "pseudoscienziati" indottrinare persone scientificamente ignoranti che diventano quindi facili "prede", adepti, seguaci di teorie che spesso non sono provate scientificamente o peggio che di scientifico non hanno proprio niente!
E magari queste persone possono essere anche famose e quindi muovere masse, pensieri, influenzare le scelte politiche.
Per esempio mi chiedo quanti dei nostri politici abbiano una seppur minima cultura scientifica, purtroppo temo che siano veramente pochi e spesso questo si vede nelle loro scelte o nel modo in cui affrontano determinate criticità.
La scuola deve insegnare la scienza, fin dai primi anni dove invece è del tutto ignorata, ma soprattutto deve insegnare il pensiero scientifico perchè il pensiero scientifico rimette sempre in discussione le idee e ridisegna continuamente il mondo.
Il pensiero scientifico rende curiosi e desiderosi di scoprire sempre nuove cose, la scienza in realtà si fonda sul dubbio e sulla ricerca.