L'azienda Coreana ha finanziato una ricerca dell'università di Messina (90 mila Euro per il primo anno) che in 4 anni dovrebbe portare ad avere dei micro sensori di dimensioni infinitesime da poter inserire all'interno degli smartphone e in grado di analizzare le sostanze contenute nel nostro respiro per fare una diagnosi iniziale del nostro stato di salute.
Il telefono potrebbe individuare malattie come il diabete, infiammazioni polmonari, le disfunzioni epatiche, tra cui anche quelle dovute ad un eccessivo consumo di alcol, e addirittura potrebbe individuare alcuni tumori.
Il progetto prende il nome di Safely ed è stato presentato all'interno del GRO (Global Research Outreach) sarà coordinato dai ricercatori Giovanni Neri e Nicola Donato del dipartimento di ingegneria elettronica, chimica e ingegneria industriale e dovrà sviluppare sia l'hardware (i sensori) che il software (l'app da installare sul telefono per utilizzare questi sensori).
Interessante notizia....
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